martedì, luglio 26, 2011

Lo Spottone del Corriere per il tablet


Per promuovere la propria applicazione per i tablet/smartphone, il Corriere della Sera ha realizzato un vero e proprio spottone messo su YouTube - dove per spottone intendo una via di mezzo tra un cortometraggio corto e uno spot molto lungo, con una produzione non male e sicuramente lontana dai canoni del "viral" - anzi abbastanza vicina, almeno aspirazionalmente, alle produzioni pubblicitarie "istituzionali" o di branding dei tempi d'oro dell'adv milanese.

Il video si collega ad un'azione di street marketing che si è svolta tra maggio e giugno a Milano (ovviamente) di cui però c'è scarsissima informazione in Rete (qualcuno ne sa qualcosa?).

Punto di riflessione è lo sviluppo di comunicazioni video che in TV sarebbero improponibili come lunghezza e costi e l'uso di YouTube (più magari qualche altro canale? I Social?) per ottenere esposizioni alla comunicazione a costi più contenuti.

Con il problema che la TV è interruption e misurata da Audiweb, quindi il numero ufficiale dei contati è più o meno prevedibile; mentre su altri canali è sempre una scommessa, per l'incertezza se si riuscirà o meno a portare la gente al nostro messaggio anziché il messaggio alla gente. C'è anche da capire se questo filmato sarà usato in TV con una versione più corta...

Quanto all'app (che sto usando da qualche mese e di cui sono tutto sommato soddisfatto, fa quel che deve fare e mi sostituisce egregiamente la carta senza farmi casini - a me il modello "lettore di pdf" va più che bene) va notato che l'ultima volta che ci ho guardato era in testa alla classifica delle "App più redditizie" dell'iTunes app store...

Il che è interessante, se si guarda il costo dell'abbonamento (179,99 €/anno o meno per formule più brevi) e le durissime critiche che si trovano sullo store, principalmente per il costo, la presenza di pubblicità e - soprattutto - l'impossibilità di comprare una sola copia per volta invece di un abbonamento.

Anche qui però, interessanti discrasie: a fronte di queste critiche, l'app ha una valutazione media di 4 stelle, che non è poco, con un 50% circa di quelli che l'hanno valutata che hanno dato 5 stelle, il massimo...
Insomma un'app che sembra polarizzare le opinioni (tanto che so già che riceverò qualche insulto per non averla stroncata....)


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